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COSTITUITO IL CENTRO STUDI MONSIGNOR MICHELE CASTORO

Ha il compito di raccogliere scritti e testimonianze del Presule prematuramente scomparso.
Tutti possono inviare materiale all’indirizzo di Posta Elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Mercoledì 5 maggio ricorre il terzo anniversario della morte di monsignor Michele Castoro, Arcivescovo della Diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, Presidente della Fondazione “Casa Sollievo della Sofferenza” e Direttore Generale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio. Due mesi prima, il 17 marzo 2018, aveva accolto Papa Francesco in visita pastorale a San Giovanni Rotondo.
Un pellegrinaggio, quello del Santo Padre, per rendere omaggio a San Pio da Pietrelcina nel cinquantesimo del suo transito al Cielo e del primo centenario della stimmatizzazione. Una visita volutamente anticipata dal Papa per il peggioramento delle condizioni di salute dell’Arcivescovo Castoro, da oltre un anno in cura per un tumore, malattia che ha affrontato serenamente sostenuto da una grande fede e dall’affetto della famiglia e di quanti lo avevano conosciuto.
Monsignor Castoro era nato il 14 gennaio del 1952 ad Altamura, nella cui cattedrale è stato ordinato sacerdote il 6 agosto del 1977. Eletto vescovo di Oria nel 2005, dopo quattro anni è stato promosso alla sede arcivescovile di Manfredonia con l’incarico di custode e amministratore dell’Opera di Padre Pio a San Giovanni Rotondo. In questo ruolo, il 24 settembre 2009 ha chiuso l’ostensione straordinaria delle spoglie di San Pio, iniziata il 24 aprile dell’anno precedente. A Manfredonia, l’arcivescovo rimarrà nella storia per la nuova parrocchia dedicata a San Pio da Pietrelcina il 23 dicembre 2017 e per gli interventi di restauro delle icone della Madonna di Siponto e di San Lorenzo Maiorano, patroni della città.
E fra le sue tante iniziative per la salvaguardia del patrimonio storico, artistico e spirituale della diocesi, rientrano il ripristino all’originaria bellezza della Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto e il completo recupero dell’Abbazia di San Leonardo in Lama Volara, possibile grazie all’arrivo dell’associazione “I Ricostruttori” da lui voluta per valorizzare questo antico luogo di sosta dei pellegrini medioevali diretti alla Grotta dell’Arcangelo Michele a Monte Sant’Angelo. Non meno importante è stata l’apertura nel 2016 del Museo Diocesano di Manfredonia, che raccoglie la ricca testimonianza storica e artistica di una delle diocesi più antiche della Chiesa di Roma. In quello stesso anno, veniva nominato Presidente del Comitato CEI per la valutazione dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell’edilizia di culto. “Padre accogliente e premuroso, pastore colmo di carità, raffinato uomo di cultura”.
Così lo aveva definito il vescovo Vincenzo Pisanello, suo successore sulla cattedra della Chiesa di Oria. Una definizione che rispecchia le qualità che hanno caratterizzato il ministero episcopale di monsignor Castoro e che spiega perché oggi, a tre anni dalla sua morte, si senta sempre più forte il desiderio di non disperdere la sua testimonianza di vita. Di qui la costituzione in data odierna, nella forma di Comitato, di un Centro di Studi al lui intitolato, promosso da quanti a diverso titolo hanno collaborato con lui e lo hanno conosciuto quando era al servizio della Santa Sede presso la Congregazione per i Vescovi e il Collegio Cardinalizio fino al suo ultimo incarico di Pastore della Chiesa garganica. Compito del Centro Studi sarà quello di approfondire la conoscenza dell’arcivescovo altamurano, collazionando testimonianze e scritti.
A tal fine il Centro ha attivato l’indirizzo di Posta Elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per l’invio di materiale da parte di tutti.
Il primo gruppo di lavoro, coordinato dalla dottoressa Rosa Calia di Altamura, è formato da persone appartenenti alle diverse realtà nelle quali monsignor Castoro ha operato. Il Centro è destinato ad essere allargato anche a soggetti istituzionali, quali la Casa Sollievo della Sofferenza, l’Ordine Cappuccino, le diocesi di Altamura, Oria e Manfredonia, unitamente alla Congregazione dei Vescovi, nella quale monsignor Castoro, per circa vent’anni, ha reso il suo servizio alla Chiesa Universale.